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La voce di Hind Rajab – Dal 25 settembre al cinema, il film che ha commosso Venezia

La voce di Hind Rajab  – Dal 25 settembre al cinema, il film che ha commosso Venezia

Ci sono storie che travalicano i confini del cinema e diventano memoria collettiva. La voce di Hind Rajab di Kaouther Ben Hania è una di queste. Presentato all’82esima Mostra del Cinema di Venezia, dove ha conquistato il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria e ricevuto una standing ovation di oltre ventiquattro minuti – la più lunga nella storia della kermesse – il film arriva finalmente nelle sale italiane dal 25 settembre, distribuito da I Wonder Pictures.

Definito dalla critica “un capolavoro”, “il film più importante della Mostra”, “potente, urgente, vitale”, l’opera è ispirata a una sconcertante vicenda realmente accaduta: quella di Hind Rajab, una bambina di sei anni rimasta intrappolata durante una sparatoria a Gaza nel gennaio 2024. Attraverso la ricostruzione delle ore disperate in cui i volontari della Mezzaluna Rossa hanno tentato di salvarla, Ben Hania unisce la forza della finzione alla crudezza della realtà. Se gli uffici e i personaggi sono interpretati da attori professionisti, la voce che risuona al telefono è quella autentica di Hind, registrata durante quei momenti tragici.

Un dettaglio che trasforma il film in un’esperienza cinematografica e umana senza precedenti: lo spettatore non assiste soltanto a una ricostruzione, ma ascolta davvero l’eco di un grido d’aiuto che non ha ricevuto risposta.

«Non posso accettare un mondo in cui un bambino chiede aiuto e nessuno accorre», ha dichiarato la regista, già acclamata per Quattro figlie. «Quel dolore appartiene a tutti noi. Non riguarda solo Gaza: parla di un dolore universale. Il cinema ha il potere di conservare la memoria e resistere all’oblio. Possa la voce di Hind Rajab essere ascoltata».

Oltre al Leone d’Argento, il film ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi come il Leoncino d’Oro Agiscuola, la Segnalazione Cinema For UNICEF e il Premio Arca Cinemagiovani, confermando l’impatto di un’opera che riesce a trasformare la tragedia in testimonianza, e la cronaca in arte.

Un film necessario, che non lascia indifferenti. Dal 25 settembre, il cinema diventa il luogo dove la voce di una bambina di sei anni continua a farsi sentire, sfidando il silenzio e l’oblio.

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