È stato presentato ieri in Concorso alla 82ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia Duse di Pietro Marcello con Valeria Bruni Tedeschi, nelle sale dal 18 settembre. Eleonora Duse ha una leggendaria carriera alle spalle che sembra ormai conclusa, ma nei tempi feroci tra la Grande Guerra e l’ascesa del fascismo, la Divina sente un richiamo più forte di ogni rassegnazione e torna lì dove la sua vita è iniziata: sul palcoscenico. Non è solo il desiderio di recitare a muoverla, ma un’urgenza profonda: la necessità di riaffermare sé stessa in un mondo che cambia inesorabilmente e che minaccia di toglierle tutto, persino l’indipendenza che ha conquistato con il lavoro di tutta una vita. Inaspettati rovesci finanziari la mettono di fronte a una scelta, e così, ancora una volta, Eleonora sceglie il teatro come unico spazio di verità e di resistenza. Con la sua arte come unica arma, sfida il tempo e il disincanto, trasformando ogni parola e ogni gesto in un atto rivoluzionario. Ma il prezzo della bellezza contro la brutalità del potere e della Storia è alto, gli affetti sembrano dissolversi e la sua salute si aggrava. Eppure, Eleonora affronterà l’ultimo viaggio dimostrando che si può rinunciare alla vita stessa, ma mai alla propria natura.
Come è naturale che sia, Duse è un film che gira tutto intorno a Valeria Bruni Tedeschi, attrice sempre più sorprendente a ogni sua apparizione sul grande o piccolo schermo, e in un vero stato di grazia in questa fase della sua carriera (vedere per credere la serie L’arte della gioia, ma anche la sua apparizione in Call My Agent e nel film Eterno visionario). Qui impersona Eleonora Duse alla fine della sua carriera, con qualche capello bianco. Come spesso accade nelle opere in cui recita, l’attrice porta un po’ di sé in ogni personaggio che interpreta. “Sì, ho messo la mia personalità e incontrandola parlo di me” ha dichiarato al Corriere della Sera. “Non ho cercato di essere lei ma di diventarle amica”. E questa amica ha imparato a conoscerla, a capire perché era unica. “Aveva la potenza della verità” ha raccontato l’attrice. “Ho cercato di convocare la sua umanità, l’attenzione all’altro, che sono i valori di cui abbiamo bisogno”.
Duse è stato accolto in maniera diversa dalla critica. Paolo Mereghetti loda la recitazione dell’attrice protagonista. “Meriterebbe di essere vista in piedi questa Eleonora Duse interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, una standing ovation per una prova superlativa, che non insegue rassomiglianze o imitazioni (nemmeno le lenti per annerirle gli occhi), ma lascia che lo schermo si riempia di energia ed emozioni”. Non è dello stesso parere Chiara Zuccari di Sentieri Selvaggi. “Il nuovo film di Pietro Marcello è troppo riverente nei confronti della Storia e timoroso di tradirla, così la figura e la modernità di Eleonora Duse si perdono in un overacting stagnante e polveroso”.
Nel cast, accanto a Valeria Bruni Tedeschi ci sono Fanni Wrochna, Noémie Merlant, Fausto Russo Alesi, Edoardo Sorgente, Vincenzo Nemolato, Gaja Masciale, Vincenza Modica, Mimmo Borrelli, Savino Paparella, Vincenzo Pirrotta, Federico Pacifici, Marcello Mazzarella e con la partecipazione di Noémie Lvovsky. Il film è scritto da Letizia Russo, Guido Silei e Pietro Marcello. Una grande personalità come quella di Valeria Bruni Tedeschi non può che dividere. Ma un film in cui è presente va sempre visto. L’appuntamento è al cinema, dal 18 settembre.
di Maurizio Ermisino
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