Sinossi
Lisa sogna di fare cinema da quando era piccola. Messa da parte la carriera sportiva, la ragazza ora lavora come runner su un set cinematografico, intrecciando una relazione con Sonja, star del film. Ma l’attrice ha un passato oscuro che torna a bussare alla sua porta. Accusata dell’omicidio di Sonja, Lisa è costretta a scappare, inseguita dallo spietato assassino. Lisa corre, corre per salvarsi la vita e per trovare le prove che la scagionino incriminando il vero colpevole.
L’OMAGGIO AI FILM D’AZIONE DEGLI ANNI ‘80
Un progetto come “Runner”, ispirato ai film d’azione degli anni ’80 come Die Hard e guidato dalla forza di una protagonista femminile come Lisa, si propone di ribaltare gli stereotipi dell’eroismo d’azione, seguendo una strada percorsa con decisione oltre trent’anni fa da James Cameron con memorabili personaggi come Sarah Connor ma soprattutto Ellen Ripley (nata nel film Alien di Ridley Scott nel 1979).
Allontanandoci dalle tradizionali damigelle in pericolo delle favole, il calibro delle protagoniste è stato innalzato a un nuovo livello. Lisa incarna la figura della donna moderna, una forza della natura che va oltre l’aspetto atletico. La sua forza risiede nella resilienza e nel coraggio, dimostrando che queste qualità non sono legate a stereotipi di genere, ma sono universali.
Il viaggio di Lisa nel cuore dell’azione, attraverso le sue azioni e decisioni coraggiose, non si limita a offrire spettacolo e adrenalina, ma trasmette un messaggio profondo: la donna è cambiata, è in evoluzione ed è pronta ad affrontare qualsiasi situazione.
Questo contribuisce a smantellare i cliché che circondano il ruolo delle donne nei film, posizionandole come figure centrali in narrazioni adrenaliniche e coinvolgenti. La trama non si riduce a un mero confronto fisico, ma sottolinea anche l’importanza dell’intelligenza e della determinazione nel superare le difficoltà.
L’intero sviluppo narrativo del film si trasforma in un intricato mosaico che funge da metafora eloquente delle molteplici sfide che le donne affrontano nel mondo contemporaneo. Ogni scena, ogni dialogo e ogni momento d’azione diventano un riflesso dei complessi dilemmi, delle pressioni sociali e delle discriminazioni che le donne devono superare quotidianamente. Ogni ostacolo superato diventa una vittoria simbolica, un passo verso la conquista di spazi precedentemente negati o limitati.
“Runner” non è solo un film d’azione, ma anche un tributo sentito a un’icona del genere: John McClane, il leggendario protagonista di Die Hard. Questo omaggio riconosce il suo impatto indelebile nel panorama cinematografico e la sua ispirazione duratura per generazioni di spettatori e aspiranti registi.
NOTE DI REGIA
“Runner” è un viaggio attraverso il perseguimento di un sogno e la sua inaspettata trasformazione in un incubo. La figura centrale, Lisa, ha fin da piccola il sogno di lavorare nel cinema. Tuttavia, il destino le riserva una svolta imprevedibile, portandola lontano dal mondo delle luci della ribalta e gettandola in un’oscura spirale di sfide e prove.
Così come c’è chi sogna l’arte, nella vita c’è chi sogna di poter avere tutto quello che vuole, facilmente, a spese di altri. “Runner” diventa così una metafora della vita stessa e Lisa diventa l’emblema della gente onesta, disposta a lavorare e sudare per conquistare il proprio sogno, il cui percorso di realizzazione viene minacciato dalla sete di potere di uomini senza scrupoli disposti a passare sopra chiunque pur di realizzare il loro sogno malato.
Dalle riprese iniziali nel bosco al finale all’interno dell’albergo, il racconto si snoda a metà tra un giallo vecchio stile e un action moderno, dando più spessore ai personaggi e aumentando le possibilità di cambiamenti inaspettati nella storia, creando così situazioni di suspense che cattureranno lo spettatore.
Ma “Runner” non è solo un film di intrattenimento, incarna al suo interno anche un’analisi più profonda della condizione umana. Il conflitto centrale tra la purezza dei sogni e la voragine della cupidigia si trasforma in uno specchio che riflette le sfide che ogni individuo affronta nel perseguire il proprio cammino.
Il racconto si insinua tra le pieghe della vita, mettendo in evidenza le dualità che caratterizzano l’esistenza umana. Da un lato, ci sono coloro che coltivano sogni, impegnandosi a realizzarli attraverso il lavoro onesto e il sacrificio personale. Dall’altro lato, emergono individui spinti dalla brama di ottenere ciò che vogliono a qualsiasi costo, disposti a sfruttare gli altri e a infrangere ogni regola.
La figura di Lisa diviene l’archetipo della determinazione e dell’integrità, una protagonista che si scontra con le avversità imposte da un mondo spietato. Il suo impegno nel perseguire il sogno originario viene messo a dura prova dalla presenza di individui senza scrupoli, spinti da un desiderio incontrollato di potere e successo. Questo racconto avvincente rivela le intricatissime dinamiche tra il futuro immaginato e la crudele realtà, incanalando lo spettatore in una montagna russa di emozioni che oscilla fra tradimento, tensione e speranza.
PERSONAGGI
Lisa – Una ragazza sveglia, per niente timida. Il cinema è il suo sogno e ha sempre un pochino la testa tra le nuvole. Il padre, atleta, avrebbe preferito che sua figlia seguisse le sue orme e l’ha quindi cresciuta tra allenamenti di corsa, arti marziali, equitazione, nuoto e tiro sportivo. A causa della sua passione per il cinema, Lisa però ha mollato gli allenamenti e si è concentrata sulla sua passione. Finalmente, dopo aver fatto la volontaria su alcuni set italiani, grazie al fatto che parla bene inglese viene assunta sulla co-produzione Italo canadese “Party Slasher III”, un b-movie splatter horror da girarsi in un paese dell’est. Lisa affronta la sua prima avventura con un ruolo definito (e uno stipendio) con grande gioia e la fortuna sembra proprio favorirla quando viene assegnata come assistente personale della bellissima star del film Sonja, attrice famosa nel paese delle riprese, con la quale intreccia una relazione hot. Purtroppo, il suo sogno è destinato a infrangersi: uscendo dalla doccia trova Sonja morente che le dice una frase di cui non capisce il significato. Subito dopo un poliziotto cerca di ucciderla accusandola di essere l’assassina di Sonja. Lisa è costretta a fuggire e a nascondersi in un albergo circondato da poliziotti. Dando fondo a tutto il suo coraggio, Lisa dovrà scagionarsi per l’omicidio di Sonja e contemporaneamente smascherare e incastrare il vero assassino.
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– Un’attrice di successo nel campo degli horror a basso costo. Bella e affascinante, è cresciuta in un villaggio di contadini e fin da piccola ha desiderato scappare per raggiungere le mille luci delle grandi città. A 17 anni è scappata di casa con il fidanzato, che l’ha sì portata nella grande città, ma l‘ha costretta a prostituirsi per vivere. Da donna forte si è liberata del fidanzato e ha continuato a fare la escort per conto suo, gestendosi coraggiosamente tra delinquenti e poliziotti corrotti. Proprio uno di questi, Bosco, all’epoca poliziotto di quartiere, innamoratosi di lei l’ha presa sotto la sua protezione fino a quando un anziano produttore si invaghì di lei e la fece esordire prima come modella e poi come attrice. Quando è diventata famosa, Bosco, che nel frattempo ha fatto carriera, ha continuato a seguirla e quando lei ha cercato di troncare ha cominciato a ricattarla con la minaccia di rovinarle la carriera rivelando che un tempo faceva la prostituta. Sonja ha subìto fino a che, grazie ad un amico, è riuscita a registrare una conversazione compromettente di affari sporchi di Bosco e a usarla come arma per costringerlo ad allontanarsi. L’uomo l’ha lasciata andare, ma ha sempre covato la vendetta.
MATILDE GIOLI
Diventa nota al pubblico per la sua parte nel film Il capitale umano, diretto da Paolo Virzì, grazie al quale, vince numerosi premi, tra cui il Premio Guglielmo Biraghi durante i Nastri d’argento 2014 e il Premio Alida Valli durante il Bari International Film Festival. Viene candidata anche per il Ciak d’oro come miglior attrice non protagonista. Nel 2014 esordisce sul piccolo schermo, recitando in un episodio di Gomorra – La serie. Nel 2015 ritorna sul grande schermo con tre film: Solo per il weekend (presentato in anteprima al Montreal World Film Festival, mentre nelle sale esce nel 2016), Belli di papà e Un posto sicuro. Tra il 2015 e il 2016 gira la miniserie televisiva Di padre in figlia, diretta da Riccardo Milani, i film 2night, regia di Ivan Silvestrini, The Startup, diretto da Alessandro D’Alatri, Blue Kids, opera prima di Andrea Tagliaferri, e Mamma o papà?, regia di Riccardo Milani, e il cortometraggio Claustrophonia, regia di Roberto Zazzara, presentato al Future Film Festival. Nel gennaio 2016 riceve il Premio Afrodite come miglior attrice emergente.
Successivamente viene scelta come valletta del remake del programma Rischiatutto, condotto da Fabio Fazio. Nel 2017 è nel cast della pellicola La casa di famiglia, diretta da Augusto Fornari. Nel 2018, interpreta Ancella nel film Moschettieri del re – La penultima missione di Giovanni Veronesi. Dal 2020 fa parte del cast della serie televisiva Doc – Nelle tue mani.
FRANCESCO MONTANARI
Diplomatosi presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica, Francesco Montanari diventa famoso per la sua partecipazione, nel ruolo del “Libanese”, in Romanzo criminale, serie tv ispirata alla vera storia della banda della Magliana. Nel 2009 è nel film Oggi sposi, con la regia di Luca Lucini. Ha inoltre partecipato, al fianco di Benedicta Boccoli e Sebastiano Somma, allo spettacolo teatrale Sunshine, diretto da Giorgio Albertazzi.
Recita protagonista e assieme a Vanessa Hessler, nel film thriller Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata di Carlo Vanzina. Nel 2014 è in scena con Parole incatenate insieme a Claudia Pandolfi per la regia di Luciano Melchionna. Nel 2015 interpreta Giovanni nello spettacolo teatrale Il più bel secolo della mia vita, recitando al fianco di Giorgio Colangeli, ed è ospite alla festa de Il Fatto Quotidiano per interpretare Massimo Carminati nelle intercettazioni di Mafia Capitale.
Nel 2018 è il protagonista della fiction Il cacciatore, trasmessa su Rai 2 e tratta dal romanzo autobiografico Cacciatore di mafiosi del magistrato Alfonso Sabella, nel ruolo del PM Saverio Barone (personaggio ispirato a Sabella), membro del pool antimafia di Palermo, impegnato nella ricerca di latitanti mafiosi nella Sicilia degli anni a cavallo tra il 1993 e il 1996, la cui interpretazione vale all’attore il premio come miglior interprete maschile all’edizione 2018 del Cannes International Series Festival. Nello stesso anno riceve il prestigioso Premio Internazionale Vincenzo Crocitti “Attore In Carriera”.