In occasione di Venezia 80 la redazione di DailyMood.it e Webtic Magazine ha intervistato Milan Peschel, Fortunato Cerlino e Joaquim De Almeida del film The Palace di Roman Polanski.
The Palace è il nuovo film di Roman Polanski, prodotto da Luca Barbareschi per Èliseo Entertainment Moving Emotions Production con Rai Cinema, una coproduzione internazionale realizzata insieme a Lucky BOB (Polonia), CAB Productions (Svizzera) e RP Productions (Francia). Una partnership produttiva che vede nuovamente insieme Polanski, Barbareschi e Rai Cinema dopo L’ufficiale e la spia, vincitore del Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019. La sceneggiatura è stata scritta dal regista insieme al grande sceneggiatore Jerzy Skolimovski e a Ewa Piąskowska. Il cast vanta una rosa di personaggi internazionali: Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Bronwyn James, Joaquim de Almeida, Luca Barbareschi, Milan Peschel, Fortunato Cerlino e Mickey Rourke. Accanto a loro, un cospicuo numero di comparse, originali ed eccentriche, che arricchiscono di musica e colore questa splendida commedia noir.
Sinossi
C’era una volta, e c’è ancora, il Palace Hotel. Uno straordinario castello progettato all’inizio del 1900 da un architetto mistico, un castello che si trova sulle montagne della Svizzera, nel bel mezzo di una valle innevata. È il Palace Hotel, edificio dall’atmosfera gotica e fiabesca dove ogni anno, ospiti ricchi, viziati e viziosi convergono da tutto il mondo. Un evento irripetibile li ha riuniti tutti, la festa di Capodanno 2000. Al servizio delle loro stravaganti esigenze c’è uno stuolo di camerieri, facchini, cuochi e receptionist.
È l’alba del nuovo millennio e Hansueli, devoto manager cinquantenne del suntuoso albergo, ispeziona quasi militarmente lo staff prima dell’arrivo degli ospiti per la sera di Capodanno 2000 ribadendo che non sarà la fine del mondo.
“Alle otto in punto ceneranno ai nostri tavoli delle persone davvero importanti. Le vite di milioni di persone dipenderanno dall’umore con cui questi se ne andranno la mattina dopo. È nostro dovere assicurarci che non gli si atrofizzino le chiappe perché le sedie sono troppo dure, che si rimpinzino di caviale fino a esplodere e che lo champagne gli esca dal naso e dalle orecchie. È chiaro?”
Ma nell’aria aleggia il Millennium Bug e il timore o la speranza che al rintocco della mezzanotte i conti dei grandi finanzieri subiscano oscillazioni inaspettate grazie al blocco dei sistemi informatici.
In effetti quella che si prepara è davvero una guerra combattuta a colpi di stravaganze ed eccentricità degli ospiti dell’Hotel. Cani e pinguini con bisogni umani e umani con bisogni animali.
Le loro storie danno vita ad una commedia assurda, nera e provocatoria. È la fine del 1999, non solo l’epilogo di un secolo, ma la fine di un intero e controverso millennio.
di Elisabetta Bartucca per DailyMood.it
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